Ultima modifica: 17 Marzo 2023

Curriculo verticale

PREMESSA AL CURRICULO VERTICALE DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA E PRIMARIA

 

La scuola del primo ciclo promuove il pieno sviluppo della persona, accompagna l’elaborazione del senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura” (dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo). 

I docenti della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria della D.D.S. Karol Wojtyla riuniti in appositi dipartimenti, attraverso il confronto e la consultazione di diverso materiale, hanno elaborato un Curricolo sulla base delle Indicazioni Nazionali fissando i traguardi da raggiungere in ogni annualità, definendo gli obiettivi specifici delle discipline, le conoscenze  e le abilità.

Le  finalità specifiche poste in continuità orizzontale rispetto allo sviluppo cognitivo, affettivo e socio-relazionale dei bambini e delle bambine, e in continuità verticale fra i due ordini di scuola rappresentano un continuum pedagogico e didattico coerente e congiuntamente finalizzato.

Il curricolo verticale è generativo perché facilita il progressivo incontro, fin dalla scuola dell’infanzia, dei bambini con i saperi, cioè con le parole, i linguaggi, le conoscenze, gli strumenti, che permettono la ricostruzione culturale dell’esperienza vissuta, dell’ambiente, dello spazio.

La scuola come luogo in cui saperi, abilità e atteggiamenti devono essere raggiunti da tutti gli alunni, seppure ciascuno secondo le proprie capacità (Bruner), richiede, oggi più che mai, che i docenti si confrontino molto prima di progettare un curricolo e di declinarlo poi in segmenti operativi per le proprie classi.

CHE COS’È ? 

Il curricolo verticale è uno strumento disciplinare e metodologico realizzato dai docenti della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria per raggiungere le finalità generali espresse dalle Indicazioni Nazionali che pongono l’alunno/a al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi.  

 

Esso perciò è:

  • espressione del P.T.O.F del nostro Istituto ed è parte integrante del progetto educativo in esso delineato;
  • è un percorso finalizzato allo sviluppo delle competenze fondamentali per decodificare la realtà;
  • descrive il percorso formativo dell’alunno nel primo ciclo d’istruzione;
  • è costruito nel rispetto dei vincoli dettati dalle Indicazioni Nazionali. 

FINALITÁ 

Come espresso dalle Indicazioni Nazionali:

“L’azione della scuola si esplica attraverso la collaborazione con la famiglia (art. 30) nel reciproco rispetto dei diversi ruoli e ambiti educativi, nonché con le altre formazioni sociali ove si svolge la personalità di ciascuno (art.2)”.

 Pertanto riteniamo che il Curricolo Verticale abbia le finalità di:

  • dare continuità alla didattica e alla metodologia lungo il corso dei vari cicli scolastici;
  • lavorare in modo coordinato al fine di costruire “obiettivi cerniera” nel rispetto delle specificità di ciascun ordine di scuola;
  • favorire un confronto tra professionisti della scuola;
  • realizzare una migliore formazione disciplinare e metodologica;
  • produrre nel tempo prove standardizzate di valutazione nel processo di insegnamento-apprendimento, nonché di autovalutazione dell’istituto;
  • confrontarsi con altre agenzie educative del territorio;
  • costruire rapporti di collaborazione con le famiglie. 

 

METODOLOGIA 

Gli insegnanti ritengono che la costruzione delle competenze, così come fissato dalle Indicazioni Nazionali e dalle Linee Guida possa essere attuata individuando percorsi metodologici comuni che valorizzino le esperienze e le conoscenze di ciascuno mediante un’azione didattica incisiva e specifica. Ciò vuol dire adeguare le tre operazioni che sostanziano l’insegnamento: progettazione, attività didattica in classe, valutazione

Il curricolo disciplinare è il risultato di un progetto didattico che richiede una riflessione esperta sugli apprendimenti ritenuti essenziali, per far sì che gli alunni e le alunne possano agire una costruzione di senso del loro percorso formativo.

La progettazione deve partire dai traguardi per lo sviluppo delle competenze, dichiarati «prescrittivi» dalle Indicazioni, e dagli obiettivi di apprendimento previsti per ciascuna disciplina. L’azione didattica non può limitarsi ad una prospettiva limitatamente disciplinare; i contenuti, proprio per abituare gli alunni a risolvere situazioni problematiche complesse e inedite, devono essere caratterizzati da maggiore trasversalità ed essere soggetti ad un’azione di ristrutturazione continua da parte dei bambini, facendo ricorso anche a modalità di apprendimento cooperativo e laboratoriale, capaci di trasformare la classe in una piccola comunità di apprendimento. 

 

A partire da tali premesse abbiamo cercato di strutturare il nostro Curricolo Verticale in modo che sia funzionale alla continuità, alla essenzialità e alla trasversalità, al fine di consentire un riferimento chiaro e schematico (relativamente alle discipline inserite e ai campi di esperienza) per la stesura della programmazione didattica annuale di classe e delle Unità di Apprendimento declinate in ciascuna classe, secondo i tempi, i ritmi, i contenuti affrontati giornalmente dal team docente con le metodologie e gli strumenti ritenuti efficaci per il raggiungimento degli obiettivi. 

“Il Progetto del curricolo disciplinare si fa così processo quando nella classe si mobilitano tutte le risorse cognitive, affettive, volitive in una prospettiva di “relianza” (Morin), cioè di relazioni e di alleanze interne alla conoscenza, utili per ricostruirla attraverso esperienze significative, situate in contesti reali, autoregolate”(Agata Gueli).

 

CURRICULO SCUOLA PRIMARIA SUDDIVISO PER DISCIPLINE
Arte e immagine
Educazione fisica
Geografia
Inglese
Italiano
Matematica
Musica
Religione cattolica
Scienze
Storia
Tecnologia

 

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